Il nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo

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Secondo le informazioni fornite da ITES NEWS, è stato firmato il nuovo Dpcm dal presidente del Consiglio.
Sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.

 Le nuove misure del Dpcm sull’emergenza epidemiologica da Covid-19 vengono illustrate dai ministri per gli Affari regionali e della Salute

 Il Dpcm “prova a mantenere un’impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti. 


Viene confermato il modello di divisioni del nostro Paese di aree che corrispondono a colori”, ha aggiunto Speranza.

“Noi riteniamo che differenziare i territori sia la strada giusta perché ci permette di dare la risposta più idonea ad ogni segmento” del Paese.

“La variante inglese ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani.

Questo ci ha portato a determinare che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno in Dad, così come nei territori dove il tasso di incidenza” del virus “è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti”, ha specificato il ministro della Salute. 

A proposito delle notizie di stampa riguardanti la disciplina delle ‘attività dei servizi di ristorazione’ in relazione all’asporto, si precisa che è rimasto il divieto di asporto per le attività dei bar dopo le 18, come per gli altri esercizi commerciali della stessa tipologia.

Viene consentito l’asporto solo fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande.

Rimane vietato il consumo sul posto. 

“Diamo un segnale al mondo della cultura, dal 27 marzo si potrà tornare solo con prenotazione online nei cinema e nei teatri”, ha inoltre dichiarato Maria Stella Gelmini:


 “Purtroppo non possiamo fare lo stesso per le attività chiuse da tanto tempo”, ha aggiunto.

 

“Con una mano si chiudono le scuole e con l’altra si elimina il divieto di asporto per tutti dopo le 18, favorendo così di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati per lo più dai ragazzi.

 Se si consente l’asporto di bevande e drink si favoriscono gli assembramenti.
Lo abbiamo detto e ripetuto al precedente governo così come all’attuale.

Le uniche misure di restrizione sembrano riguardare le lezioni in presenza. Così non va”: a dirlo è il presidente dell’Anci ,Antonio Decaro. 

 

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