Covid in carcere: rischio rivolta

Covid in carcere: rischio rivolte

ITES NEWS ci comunica che sono già più di 100 i detenuti affetti da coronavirus e oltre 150 i poliziotti penitenziari nelle carceri italiane. 
Il segretario generale del sindacato polizia penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo ha lanciato l’ allarme sulla diffusione del contagio e sul rischio di “nuove rivolte” nelle carceri dove: “le organizzazioni criminali sono ancora molto forti, come per esempio i penitenziari di Secondigliano e Poggioreale a Napoli.

Secondo il sindacato bisognerebbe impedire i colloqui con i familiari e l’accesso di tutte quelle persone non indispensabili per un periodo limitato.
E’ necessario provvedere alla mancanza di mascherine, guanti, tute, gel ecc.

Sembra che l’amministrazione penitenziaria ed il ministro si siano già dimenticati della pesantissima situazione vissuta qualche mese fa con devastazioni e 14 morti”, aggiunge il sindacato che avverte:. “le strutture carcerarie non sono in grado di poter ospitare e curare centinaia di detenuti infetti”.

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