Covid alle Canarie: aumentano i decessi, sono 301
Covid alle Canarie: aumentano i decessi, sono 301
Nelle Isole Canarie il numero dei decessi dall’inizio della pandemia, è in aumento.
Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati altri tre morti nell’Isola di Tenerife portando il numero delle vittime del covid a 301 persone dall’inizio della pandemia.
Sono due uomini e una donna, 83, 88 e 89 anni, i tre signori avevano delle patologie. La successiva più colpita è Gran Canaria con 121 decessi, Lanzarote con nove, La Palma con sei, Fuerteventura con tre ed El Hierro con uno.
La Gomera, fortunatamente non ha rimpianto nessuna morte in tutto questo periodo.
Secondo i dati forniti da ITES NEWS,si aggiungono altri 86 positivi che aumentano tra le isole, 18.661 in totale.
Questi nuovi positivi sono pochi rispetto alla scorsa settimana, che ha raggiunto il suo picco massimo sabato con 174 casi.
Per le isole, Tenerife davanti per espansione del virus, con 55 nuovi casi, il 63,9% dei casi registrati nelle ultime ore.
L’isola ha 7.225 casi accumulati, di cui 2.842 ancora attivi.
Tuttavia, Gran Canaria rimane davanti con il numero totale di contagi, 8.952, con 21 positivi in più rispetto a ieri, 1.823 rimangono attivi.
Lanzarote uno e ammonta a 1.314 casi con 65 attivi.
Fuerteventura sei casi e ha 56 casi attivi su un totale di 810 positivi.
La Palma ne aggiunge due e arriva a 200 casi accumulati di cui sei ancora attivi.
La Gomera uno in più e ha sette casi attivi su un totale di 94, mentre El Hierro rimane l’isola meno colpita con 66 casi di cui solo uno rimane attivo.
Ad oggi sono stati effettuati nelle Isole 522.190 test PCR, di cui 4.396 nelle ultime 24 ore.
L’incidenza accumulata a 7 giorni nelle Isole Canarie è pari a 45,6 e a 14 giorni a 82,29.
In totale l’arcipelago raggiunge i 4.799 casi attivi di coronavirus.
40 sono ricoverati in Terapia Intensiva , 187 i ricoverati, il resto, 4.572, in cure domiciliari. La maggior parte dei pazienti ricoverati si trova a Tenerife, che comprende il 72,5% dei ricoverati in terapia intensiva e il 69,5% dei pazienti in reparto.