Gli ispettori dell’Oms tornano in Cina per indagare sull’origine della pandemia del coronavirus
Gli ispettori dell'Oms tornano in Cina per indagare sull'origine della pandemia del coronavirus
Come tutti ben sappiamo la pandemia del coronavirus è scoppiata a Wuhan in Cina, per poi spostarsi in tutto il mondo.
Ad oggi in Cina oramai non si registrano ne decessi ne nuovi casi di coronavirus, mentre tutto il mondo sta andando in declino con milioni di morti.
L’ Oms a questo sta cercando di trovare una soluzione per placare il virus.
Diversi esperti internazionali torneranno “il prima possibile” in Cina per continuare ad indagare sulle origini del Covid-19 ed esaminare i risultati degli scienziati cinesi.
Il capo delle emergenze dell’Oms Mike Ryan ha affermato di aver avuto “rassicurazioni” da Pechino che “faciliterà le operazioni sul campo”.
I cinesi, ha aggiunto, hanno svolto “un incredibile lavoro di ricerca ma è necessario che esperti internazionali si rechino sul posto per verificare i dati e rassicurare la comunità internazionale della qualità degli studi”.
L’Organizzazione mondiale della Sanità ha deciso di inviare nuovamente i propri esperti nel Paese origine del virus, per raccogliere nuovi elementi utili a ricostruire l’origine e la diffusione del virus( la diffusione è che la Cina non ha detto niente per mesi al mondo intero).
Un viaggio che avverrà nelle prossime settimane, ma tutto da organizzare in base alle disponibilità di Pechino.
L’invio degli esperti avverrà solo con il consenso del governo cinese, che avrebbe impedito ogni arrivo.
Con questo viaggio l’Oms intende acquisire parte dei dati già raccolti dagli esperti cinesi e confrontarsi con loro su aspetti scientifici del problema.
“Dobbiamo essere in grado di avere un team internazionale sul posto che possa unirsi ai colleghi cinesi e guardare i risultati e gli esiti dei loro studi e verificare i dati sul campo”, ha spiegato Ryan. Complimentandosi con gli scienziati cinesi per “l’enorme quantità di indagini scientifiche” svolte sul Covid -19, il dirigente Oms ha avvertito però che serve l’intervento di esperti internazionali “affinché la comunità internazionale possa essere rassicurata sulla qualità delle ricerche”.