Conte e Sanchez: molti punti sull’emergenza coronavirus, richiedono una risposta europea

Conte e Sanchez: molti punti sull'emergenza coronavirus, richiedono una risposta europea

Secondo i dati forniti da ITES NEWS, il premier Giuseppe Conte si è recato a Palma di Maiorca con Pedro Sanchez, per organizzarsi nel far fronte alla pandemia del coronavirus e l’immigrazione, che è in grande aumento sia in Italia che in Spagna.

“Siamo stati onorati e orgogliosi di essere qui.
Questo è un vertice che si svolge dopo sette anni da quello precedente, avvenuto nel 2014.
Questi incontri stanno diventando una consuetudine ma questo vertice imprime una svolta alla qualità dei nostri rapporti”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa congiunta al vertice italo-spagnolo.
“Abbiamo molti punti dell’emergenza Covid che richiedono una risposta europea.
Questo è un vertice di concertazione ma anche di azione, abbiamo definito delle risposte non solo tra i due Paesi ma anche per l’Ue.
E’ un vertice che vuole risaltare il meglio dell’Europa”, dice il premier spagnolo Pedro Sanchez. Tra le misure anti-Covid su cui Sanchez riaccenna la necessità di una risposta Ue il premier cita “le misure per il periodo di Natale” e il “piano vaccino”.
“Abbiamo avuto una forte sintonia nell’approccio europeo solidale nella crisi Covid, e da lì è nato un saldo legame con Pedro.
Non ci nascondiamo le difficoltà, il prossimo Consiglio Ue sarà risolutivo per rendere operativi gli impegni ma siamo fiduciosi che continuando a lavorare insieme con coraggio e visione anche i Paesi che portano una frenata si convinceranno che tutti i cittadini europei non possono assolutamente aspettare” il Recovery Fund, ha proseguito Conte, aggiungendo anche che “dobbiamo lavorare a meccanismi europei di redistribuzione efficace” dei migranti “e dobbiamo rafforzare i meccanismi europei dei rimpatri”.
“Italia, Grecia, Spagna e Malta apprezzano gli sforzi della commissione Ue sul nuovo Patto sull’Immigrazione. Tuttavia, va affrontato lo squilibrio tra gli elementi di solidarietà e responsabilità per chiarire che una equa condivisione dei confini è un fattore essenziale per una vera politica europea sul sistema di immigrazione e asilo”, si legge nella proposta di lavoro comune che i 4 Paesi invieranno al presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, alla presidente della commissione Ursula von der Leyen e alla Cancelleria Angela Merkel, presidente di turno del semestre europeo.
“L’Europa – ha detto ancora il premier – ha un nuovo motore, e d’altra parte il gran numero di ministri qui presenti testimonia questa rilevanza strategica”, sottolineando poi: “Quando si rivestono ruoli istituzionali spesso si fanno vertici incasellati nelle etichette dei protocolli.
Con Pedro c’è qualcosa di più, che nasce anche nei giorni del negoziato europeo e anche prima.
Ho apprezzato la sua propensione al dialogo, la sua intelligenza politica e il suo tratto umano.
Ci siamo trovati in una situazione drammatica e abbiamo scoperto di avere una sensibilità comune, un’affinità culturale”.
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Sull’emergenza Covid, Conte ha spiegato: “Stiamo lavorando, ho avuto dei colloqui con i rappresentanti delle istituzioni Ue, per cercare di promuovere e ottenere un coordinamento in particolare per gli impianti sciistici e le vacanze di Natale.
Non possiamo di poter vivere delle vacanze natalizie in montagna come negli altri anni, se c’è una risposta Ue io la auspico e credo sia opportuna”.
“Non vogliamo invadere scelte di natura nazionale – ha proseguito – ci stiamo premurando per evitare che ci siano trasferimenti transfrontalieri, evitando che nel caso si vada all’estero si possa rientrare senza nessun controllo” sanitario.

“La scuola – ha sostenuto Conte – va riaperta appena possibile.
Noi non dobbiamo procurare disagi in particolare ai nostri giovani”. “Comprendo che il ministro della Salute possa auspicare nuove risorse, il problema non è nello strumento ma nelle risorse.
Già nella legge di bilancio ci sono cospicue risorse, nel Recovery Plan ci saranno cospicue risorse per il sistema sanitario.
C’è un piano di rafforzamento della sanità, faremo in modo che le risorse siano adeguate”, ha detto il premier italiano rispondendo ad una domanda sul Mes nel corso della conferenza stampa a Palma di Maiorca.
“Come Italia vogliamo recitare un ruolo da protagonista nel processo di riforma del Mes.
Vogliamo rafforzare la propensione di tutto il sistema perché ci sia una mutualità nel debito comune europeo. Ora è collegato alla fase pandemica, andrà valutato come questi meccanismi di mutualizzazione possano essere”, ha detto Conte, spiegando che, nella riunione di governo di ieri, ad essere sul tavolo non è stata l’attivazione del Mes ma la riforma del meccanismo.
“Sono sensibile al tema dell’armonizzazione fiscale a livello europeo.
Se vogliamo perseguire un Mercato unico è chiaro che all’interno del suo spazio ci deve essere parità di chance, non dobbiamo creare presupposti per una distorsione competitiva e per evitare questo dobbiamo armonizzare le politiche fiscali senza comprimere il potere di iniziativa”. “Ogni consiglio sul governo di coalizione dall’Italia è benvenuto. Il nostro è il primo governo di coalizione della storia” e “l’esperienza è la miglior legge”. Così il premier spagnolo Pedro Sanchez rispondendo a chi gli chiede se abbia bisogno di consigli da Roma in fatto di esecutivi di coalizione.

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