Arcuri: “Da Moderna ci mancano almeno 300mila dosi”
Arcuri: "Da Moderna ci mancano almeno 300mila dosi"
Altri ritardi delle formiture dopo quelli annunciati da Pfizer e AstraZeneca. “Un italiano ogni 23 si è contagiato” ma “è difficile cominciare una vaccinazione di massa senza vaccini”
Dopo Pfizer e Astrazeneca, anche Moderna annuncia un taglio nelle consegne di vaccino. “Moderna ci ha appena informato che per la settimana dell’9 febbraio delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno”.
Lo ha annunciato il Commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri. “Il nostro stupore, la nostra preoccupazione e il nostro sconforto aumentano, ormai quasi ogni giorno le previsioni subiscono una rettifica”, ha aggiunto. “Ci mancano almeno 300mila dosi di vaccino che avremmo dovuto ricevere e che non abbiamo ricevuto”, ha detto Arcuri.
Un italiano ogni 23 si è contagiato da inizio epidemia”, per oltre 2,5 milioni di casi, ha ricordato il commissario. “Ma grazie alle misure di contenimento la curva viene tenuta entro ambiti di non esplosività”, ha aggiunto. Tuttavia, prosegue il commissario,”è molto difficile iniziare una campagna di vaccinazione di massa, se non ci sono i vaccini”. “Il 20 gennaio abbiamo bandito la gara per i padiglioni temporanei (le Primule, ndr) per le vaccinazioni, il termine per la presentazione delle offerte è prorogato al 3 febbraio, come prorogati sono i termini per la realizzazione – ha spiegato – fino a quando potrà iniziare la campagna di massa, molto difficile se non ci sono i vaccini”
L ‘obiettivo strategico” è quello di dare all’Italia una “rete di ricerca e sviluppo” migliore di quella precedente, in grado anche di arrivare a produrre “un livello accettabile di vaccini e farmaci idonei a contrastare il Covid”. Arcuri sottolinea che la scelta “autoctona” non significa che l’Italia non continuerà a sostenere un’azione comune europea. Quanto al vaccino di ReiThera, Arcuri ha ribadito che si tratta di un farmaco “molto promettente” e che sarà fatto “ogni sforzo affinché possa presentare il prima possibile l’autorizzazione in commercio”.
“Il vaccino non è una bibita e neanche una merendina, il vaccino è l’unico antidoto per uscire da una notte che dura un anno, non si può scherzare né voltarsi dall’altra parte quando si tratta della salute delle persone”. “Non si devono fare propaganda, annunci e promesse, si devono consegnare i vaccini che – aggiunge – i contratti prevedono debbano essere consegnati”.
Speranza partecipa a G7 Salute,’Insieme contro le sfide Covid’ – Il ministro Roberto Speranza ha partecipato oggi al G7 dei ministri della Salute. Al centro dell’incontro svolto in videoconferenza, rende noto il ministero della salute in un comunicato, la preparazione del vertice guidato dalla Gran Bretagna e del G20 guidato dall’Italia. I temi in discussione sono stati la lotta alla pandemia da coronavirus e la cooperazione internazionale come elemento centrale per ogni crisi sanitaria. “Perché – ha dichiarato Speranza a margine del suo intervento – soltanto insieme affronteremo al meglio le sfide di questa crisi”.