Coronavirus: Da oggi quasi tutta Italia in zona arancione, le regole:
Coronavirus: Da oggi quasi tutta Italia in zona arancione, tutte le regole:
Secondo le informazioni fornite da ITES NEWS, a partire da oggi quasi tutta Italia sarà in zona arancione, con solo 4 regioni in rosso, che sarebbero:
Campania, Puglia, Sardegna e Val d’Aosta.
Il governo sarà pronto ad anticipare le riaperture, se il calo dei contagi sarà confermato.
Oggi a Roma c’è la manifestazione dei ristoratori Io Apro.
Speranza avverte di “non bruciare le tappe”, ma difende la ripartenza delle scuole.
Negozi, parrucchieri e centri estetici riaprono, i ristoranti aprono per l’asporto e gli spostamenti sono consentiti in ambito regionale.
Quasi 6,6 milioni gli studenti che sono tornati in classe nella giornata di oggi.
Sui banchi anche gli alunni di seconda e terza media e al 50% quelli delle scuole superiori.
Con un ulteriore calo dell’incidenza e dell’Rt, con la conferma della discesa dei ricoveri in terapia intensiva e con l’aumento delle somministrazioni dei vaccini che si sono assestate sulle 300mila dosi al giorno – con 9 milioni di italiani, il 15% della popolazione vaccinabile che hanno avuto almeno una dose – potrebbero dunque essere ripristinate le zone gialle, con la conseguente apertura dei ristoranti, almeno a pranzo, ma anche di musei, cinema e teatri, con ingressi contingentati.
Al momento non è stata presa alcuna decisione né è stata convocata la cabina di regia nel corso della quale verranno discusse le scelte da fare.
“Nessuna cabina di regia per discutere di eventuali riaperture è prevista in settimana”sottolineano fonti ministeriali ricordando che, “come ribadito più volte, si continuano a monitorare i dati epidemiologici e a rafforzare la campagna di vaccinazione”.
Ma i dati della prossima settimana, ribadisce una fonte del governo,saranno “essenziali” per capire in che direzione si procederà.
In attesa che venga decisa la data del confronto tra le forze politiche, un elemento è già chiaro: se si deciderà di riaprire,saranno fatte comunque scelte “selettive e ponderate”.
le regole in zona rossa:
Nelle 4 Regioni sottoposte alle misure di contenimento più rigide, dove è consentito spostarsi soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità e non è concesso andare a trovare parenti o amici.
È invece sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all’aperto in forma individuale. Le scuole sono in presenza fino alla prima media mentre è prevista la didattica a distanza per gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori.
Sono chiusi barbieri, parrucchieri, centri estetici, negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie.
Restano aperti i negozi di generi alimentari, tabaccherie, edicole, farmacie, parafarmacie, lavanderie, ottici, profumerie, erboristerie, cartolerie, negozi di intimo e di biancheria per la casa, ferramenta.
Aperti anche i negozi per bambini, dai giocattoli all’abbigliamento. Prosegue l’attività dei mercati che vendono esclusivamente generi alimentari. I centri commerciali sono chiusi nel fine settimana.
Le regole in zona arancione:
Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, sono consentite in zona arancione, all’interno del Comune di residenza.
Sono vietati gli spostamenti al di fuori del proprio Comune.
Per quei territori con meno di 5mila abitanti è consentito spostarsi entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune, con il divieto però di recarsi verso i capoluoghi di provincia.
Scuole in presenza fino alla prima media. Saranno in classe anche gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. Tutti i negozi sono aperti, compresi parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre i centri commerciali restano chiusi nel fine settimana.
Le regole per tutta Italia:
È vietato uscire di casa dalle 22 alle 5.
Il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità.
Bar e ristoranti restano chiusi: possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole.
Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto.