Coronavirus negli Usa, più di 220mila morti
Coronavirus negli Usa, più di 220mila morti
Negli Stati Uniti si sta assistendo alla terza ondata di contagi della pandemia da coronavirus.
Secondo ITES NEWS, in Stati come l’Ohio e il Nord Dakota, le autorità sanitarie stanno registrando quantità di ricoveri ben più alti di qualsiasi altro momento della pandemia.
In 16 Stati da lunedì scorso, l’aumento dei casi registrato rispetto alla settimana precedente, è stato il più alto in confronto alle settimane dello scorso marzo.
La nuova ondata fortunatamente, non sta ancora portando a un aumento dei decessi, merito anche di una capacità migliore di trovare i contagi rispetto ai mesi scorsi.
Ma è sull’entità della pandemia stessa che arrivano nuovi dati dai Cdc.
Secondo uno studio dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, negli Stati Uniti finora ci sarebbero stati almeno 300 mila decessi rispetto all’andamento degli anni precedenti.
Mentre il conteggio della Johns Hopkins University segna a circa 220 mila vittime il bilancio della pandemia.
Secondo gli esperti dei Cdc, il Covid-19 ha influito sull’incremento di decessi non registrati tra quelli legati al Coronavirus.
Tra i casi emblematici ci sarebbero quelli delle vittime d’infarto, costretti a evitare gli ospedali ingolfati da pazienti di Coronavirus.
Dei 100 mila decessi in più rilevati dai Cdc, il 95% riguarda anziani tra i 75 e gli 84 anni, circa il 21% in più rispetto alla media annuale americana.
Lo strano aumento di decessi più grande però riguarda le persone tra i 25 e i 44 anni, di questi è morto il 26,5% in più.