Covid in Cina: pochi casi, l’economia cresce senza problemi
Covid in Cina: pochi casi, l'economia cresce senza problemi
Facile prevedere che nelle prossime settimane la situazione non migliorerà. Tutti gli Stati, e in modo particolare quelli occidentali, stanno vivendo una catastrofe senza precedenti.
Tutti tranne uno, la Cina.
Solo nel mese di dicembre del 2.019 tra l’Europa e la Cina hanno volato 5523 aerei.
Significa che, solo a dicembre e solo in Europa, oltre 2 milioni di persone sono state esposte direttamente al rischio di contagio.
Il mondo ha dovuto aspettare il 9 gennaio per sentire Pechino ammettere la diffusione di «un nuovo coronavirus» simile alla Sars.
Non c’è bisogno di cedere al complottismo per considerare la Cina direttamente responsabile di quel che è accaduto.
Da allora, di Covid-19 sono morte più di 1 milione di persone in tutto il mondo e i casi di positività sono, al momento, oltre 41 milioni.
Numeri da capogiro, e che vedono protagonisti gli Stati Uniti, l’India, il Brasile e la Russia, ma non la Cina.
La Cina registra solo 42 nuovi contagi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, il numero più alto dal 10 agosto: 22 di queste infezioni sono state trasmesse localmente nella città di Kashgar, nella regione autonoma dello Xinjiang.
Ad oggi l’economia cinese sta crescendo senza problemi, è salita del 4,9%.
In molte zone della Cina compresa Wuhan, l’uso della mascherina ad oggi, (con dati epidemiologici bassissimi) non è obbligatoria.
Secondo i dati forniti da ITES NEWS, a Wuhan non si registra un caso di contagio locale da metà maggio, e nel resto del Paese le cose non vanno diversamente. Oltre 85mila casi e 4,634 morti dopo, dunque, la Cina pare aver chiuso i conti con un virus che, però, continua a far paura al resto del mondo.
Da mesi, il popolo cinese si è lascito alle spalle la pandemia.
Hanno incominciato a fare feste con moltissime persone, il turismo si è riaperto e sempre a Wuhan, è stata inaugurata la settima stagione teatrale internazionale, che durerà tre mesi e ospiterà 33 opere teatrali provenienti da otto Paesi.