I migranti alle Canarie continuano ad aumentare

I migranti alle Canarie continuano ad aumentare

Secondo le informazioni fornite da ITES NEWS, continuano ad arrivare sulle coste Canarie diverse barche con a bordo migranti.
Dopo aver pagato da 1.500 a 2.000 Euro, come confermano loro stessi, adesso aspettano sul molo, vestiti dell’”uniforme”:

braccialetto verde con numero di registrazione, tuta da ginnastica e scarpe da ginnastica nere, ricevute al loro arrivo, quando si son tolti di dosso i loro vestiti macchiati di sale, sudore e benzina, e chissà cos’altro.

Dal 15 ottobre sono già 8.102 i migranti sbarcati sulle coste canarie, otto volte di più rispetto al 2019. Di questi, circa 6.000 a Gran Canaria.

Perché hanno scelto la rotta atlantica?
La rotta del Mediterraneo è diventata una fossa di migranti ed è stata chiusa grazie alle risorse rese disponibili dall’Europa del Nord.
Nel nord del Marocco, le frontiere di Ceuta e Melilla, sono chiuse per Covid e le forze di sicurezza marocchine impediscono l’imbarcazione e anche di saltare il muro.
Il cambiamento della rotta dal Mediterraneo all’Atlantico è ancora più chiaro analizzando i dati.
Fino al 15 ottobre erano sbarcati 5.265 migranti in meno sul territorio nazionale e alle Baleari, mentre alle Canarie sono arrivati 7.074.
Sono flussi migratori che non si fermano neanche con la pandemia.
La rotta atlantica, è molto pericolosa, il doppio rispetto a quella mediterranea, nonostante questo, alla gente non resta altra via che entrare attraverso questo passaggio.
La Delegazione del Governo calcola che degli 8.102 arrivati alle isole, circa 3.000 sono ospitati negli alberghi e altri nei centri di raccolta.
Le espulsioni sono al momento bloccate perché la pandemia ha fatto chiudere le frontiere dallo scorso marzo.

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