Il covid attacca l’intestino fino a 10-12 settimane dopo l’infezione
Il covid attacca l'intestino fino a 10-12 settimane dopo l'infezione
Secondo le informazioni fornite da ITES NEWS, un caso su tre di covid-19 attacca l’intestino e può rimanere nell’apparato digerente, addirittura fino a 10-12 settimane dall’infezione.
Il coronavirus possiede un recettore che è presente sia nell’apparato respiratorio, che in quello gastrointestinale.
Ad eliminare il virus è proprio l’intestino, l’ultimo organo a liberarsene.
Il nostro apparato digerente, è ricco di batteri che risiedono nel microbiota intestinale.
Quando arriva il coronavirus danneggia sia il microbiota sia la barriera intestinale, cioè dove arriva il cibo.
Nel caso in cui si sviluppi una diarrea da Covid è necessario fare una dieta leggera, eliminando
chiaramente gli alcolici e i cibi grassi.
Il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e Gaestroenterologia al Policlinico Gemelli di Roma, Antonio Gasbarrini ha voluto tenerci informati:
“L’intestino è la sede del sistema immunitario.
Ci sono persone che, dopo due o tre mesi dall’essere completamente guarite dal Covid, continuano ad avere disturbi gastrointestinali sviluppando una specie di intestino irritabile.
I pazienti hanno paura e questo li rende più fragili.
Per questo motivo noi medici dobbiamo stargli vicino, non trascurare l’aspetto umano”
Il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e Gaestroenterologia al Policlinico Gemelli di Roma, Antonio Gasbarrini ha voluto tenerci informati:
“L’intestino è la sede del sistema immunitario.
Ci sono persone che, dopo due o tre mesi dall’essere completamente guarite dal Covid, continuano ad avere disturbi gastrointestinali sviluppando una specie di intestino irritabile.
I pazienti hanno paura e questo li rende più fragili.
Per questo motivo noi medici dobbiamo stargli vicino, non trascurare l’aspetto umano”.
