Isole Canarie: i supermercati chiudono le vendite 2020 con un aumento del 6%

Isole Canarie: i supermercati chiudono le vendite 2020 con un aumento del 6%

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Secondo le informazioni fornite da ITES NEWS, il 2020, l’anno del covid, si chiude alle Isole Canarie con un aumento delle vendite nel settore dei consumi di massa (incluso cibo, bevande, profumeria e igiene) del 6%. 



Le restrizioni ai ristoranti, il coprifuoco, la paura del contagio e l’impossibilità durante la reclusione di uscire di casa in un periodo di tre mesi in cui si faceva la vita in casa, hanno giocato a favore dei supermercati, che hanno visto crescere a dismisura le loro vendite.

Si stima che il 10% della spesa familiare si sia spostato dai ristoranti alla casa, a beneficio delle catene di distribuzione.

A livello nazionale, le vendite al consumo di massa sono aumentate del 12,7%.

Nelle isole l’incremento è diluito dal calo dei consumi e dalle chiusure avvenute negli stabilimenti a sud delle isole.

 I centri aperti nelle capitali delle isole hanno visto le loro vendite alle stelle ma quando si fa un’analisi globale del settore nelle isole, comprese le zone turistiche, l’incremento si riduce al 6%.

Il segretario generale dell’Associazione dei supermercati delle Isole Canarie (Asuican), Alonso Fernández, spiega che, nonostante le maggiori vendite da parte dei residenti, il calo del segmento turistico significa che i risultati nelle isole sono inferiori rispetto al resto dello Stato .


 «Nelle Isole Canarie, questo aumento è diminuito dall’elevato numero di stabilimenti nelle zone turistiche. 

Nel caso di Lanzarote e Fuerteventura la fatturazione è calata e sono molti gli stabilimenti che hanno chiuso, alcuni definitivamente “, dice Fernández, il quale spiega che l’interruzione turistica ha portato alcuni residenti che provenivano dall’estero e lavoravano nel settore a lasciare le isole ridurre i consumi.

 Per esempio, una catena che chiuso 60 stabilimenti.

Oltre alle vendite, il settore della distribuzione ha visto aumentare il proprio fatturato, anche a causa dell’aumento dei prezzi. 
Secondo la società di consulenza Nielsen, nel 2020 il settore ha fatturato 3,1 miliardi di euro in più.
Sulle isole i prezzi dei generi alimentari sono aumentati di quasi il 2% e il tutto in un contesto di inflazione al ribasso.

 

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