ITALIA: INIZIA LA FASE 2 AGGIORNAMENTI PER REGIONE
ITALIA: INIZIA LA FASE 2 AGGIORNAMENTI PER REGIONI
Sono 4,5 milioni gli italiani che oggi tornano al lavoro. Parte infatti la “Fase 2”, definita dal governo italiano dopo lo stop completo alle attività non essenziali che è rimasto in vigore dal 10 marzo fino a ieri, con le relative restrizioni. Il rientro di oggi riguarda soprattutto gli addetti della manifattura.
L’emergenza non è però affatto terminata: “Comincia una fase di convivenza con il virus, serve responsabilità“, ha evidenziato il premier Giuseppe Conte. I dati del bollettino diffuso dalla Protezione civile parlano ancora di 174 morti risultati positivi al Covid-19, anche se non mancano segnali di miglioramento come il calo dei ricoverati e delle persone in isolamento domiciliare.
Sono 192 i passeggeri imbarcati sul primo treno, il Frecciarossa delle 7:10, che è partito da Milano per Napoli con 4 minuti di ritardo. La fase di controllo dei passeggeri si è svolta in modo ordinato con le persone distanziate e tutte dotate di mascherina.
SITUAZIONI NELLE REGIONI
ROMA
Per ora nessun sovraffollamento, stop servizio alle 23.30
È partito il nuovo servizio di trasporto a Roma per la Fase 2. Capienza al 50% su bus e metro, obbligo di mascherina e distanza di sicurezza sono le principali prescrizioni. Per ora sui bus non si rilevano criticità riguardo il numero di passeggeri che possono sedersi solo sui sedili non contrassegnati da marker. In servizio circa 1300 bus e anche convogli delle tre linee metro che hanno ripreso a circolare dalle dalle 5,30. In servizio anche le linee Roma-viterbo, Termini-Centocelle e Roma-lido.
Le corse di finiranno alle 23.30 mentre resta sospeso il servizio notturno. Le Ztl (centro, Tridente e Trastevere) sono aperte ma tornano le strisce blu a pagamento.
MILANO
Niente ressa alle 7.30 alla fermata di piazzale Nigra, alla periferia di Milano, per salire sul 90, uno degli autobus più frequentati di Milano. Solo due le persone in attesa del mezzo, una seduta sulla panchina della pensilina, l’altra in piedi, a debita distanza.Sull’autobus i segnali posti sui sedili e a terra aiutano a capire dove sistemarsi. Se tutti rispettano le distanze, sono in tanti, invece, a non indossare i guanti, obbligatori per circolare sui mezzi di trasporto pubblico, così come la mascherina, che indossano tutti.
BRESCIA
Da questa mattina sono circa 250 mila in 96 mila imprese a tornare al lavoro nella Fase 2 dell’economia a Brescia. La riapertura coinvolge soprattutto il settore artigiano. “C’è voglia di ripartire in sicurezza – ha spiegato il presidente dell’Associazione Artigiana Bortolo Agliardi – stimiamo che almeno 120mila addetti riprenderanno l’attività”.Per la maggior parte degli uffici, dove si può, proseguirà lo smart working. Chi andrà in fabbrica lo farà sempre all’insegna della sicurezza, con mascherine, distanze e dispositivi. Si stima che entro fine mese siamo il 90 per cento delle imprese bresciane a tornare a produrre.
CAMPANIA
Napoli si sveglia nella fase due con più gente in strada:il lungomare di Napoli è stato animato dalle 7 della mattina da centinaia di persone in tuta e scarpette. Da oggi, infatti, dopo quasi due mesi di stop, è possibile praticare attività sportiva all’area aperto senza l’uso di mascherina fino alle 8.30. Consistene anche il flusso di auto in tangenziale. Ripartono infatti molte imprese e riaprono uffici, oltre alle attività commerciali consentite dal decreto ministeriale e dalle ordinanze regionali. Capillari i controlli in questo primo giorno di Fase 2. Monitorate le stazioni ferroviarie, dove sono attesi 5 treni a lunga percorrenza, 3 da Milano e 2 da Torino, già quasi pieni da giorni. I passeggeri saranno sottoposti a controllo temperatura, e verifica dei documenti e delle autocertificazioni, e dovranno andare in quarantena volontaria per 14 giorni. In caso di temperatura uguale o superiore a 37,5, verranno sottoposti a test rapido, e, se positivi, a tampone. Mascherina obbligatoria in strada, e percorsi anche pedonali per mantenere le distanze. I controlli sono estesi alle fermate dei bus di collegamento interregionale.
VENEZIA
Città semivuota, ripartono le attività ma mancano i turisti.
Primo giorno della fase 2 ordinato, ma senza alcun turista per Venezia, che vede ripartire le attività lavorative ma senza il vitale comparto turistico. Al terminal automobilistico di piazzale Roma arrivano e partono regolarmente gli autobus, con distanziamento assicurato e limitazione dei passeggeri a bordo. Stazionano anche i taxi ma scarsamente utilizzati. Gli imbarcaderi del terminal acqueo non sono affollati; gli addetti dell’azienda del trasporto pubblico Actv garantiscono il distanziamento tra i passeggeri, in maggior parte tutti impiegati o addetti delle attività commerciali riaperte. Anche il ponte di Calatrava, che collega piazzale Roma alla stazione, viene transitato ma senza gli ormai consueti turisti con trolley.
TORINO
Torino si è risvegliata nel traffico: stamani le auto sono tornate a sfrecciare in grande quantità per le strade del centro storico in quella che, con l’inizio della Fase 2, è ridiventata l’ora di punta. A marcare la differenza rispetto all’epoca pre-Coronavirus sono i negozi, che restano chiusi con la sola eccezione dei minimarket e qualche bar e caffetteria che praticano il food delivery. Quasi tutti i passanti, in strada, indossano la mascherina. Runner e proprietari di cani non hanno perso tempo e da subito hanno rimesso piede nel Parco del Valentino, che settimane di chiusura al pubblico hanno trasformato in una foresta lussureggiante. Che la Fase 2 non sia un “liberi tutti” lo ricordano gli agenti della polizia che, verso piazza Vittorio Veneto, controllano un ragazzo con lo zainetto e gli fanno firmare l’autocertificazione.
BARI
È l’aumento del traffico di mezzi privati la cosa che più si nota a Bari nella prima giornata di allentamento delle misure del lockdown. Anche sulla strada statale 16 circolano più auto e camion. All’uscita della stazione ferroviaria i tassisti sono delusi: “Siamo qui dalle 5 del mattino ma non abbiamo avuto nemmeno un cliente, non è cambiato nulla e pare che oggi non arrivino treni dal Nord. Da marzo stiamo solo perdendo soldi, non abbiamo più una lira”. All’interno della stazione, invece, sono comparsi i distanziometri sul pavimento ma non c’è molta gente in arrivo né in attesta di prendere un treno.
Al capolinea degli autobus urbani, in centro, non ci sono assembramenti e i mezzi viaggiano semivuoti.