La Svizzera non ha autorizzato il vaccino anti-covid AstraZeneca

La Svizzera non ha autorizzato il vaccino anti-covid AstraZeneca

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Mentre l’Europa discute quale sia il limite di età valido per iniettare il vaccino covid Oxford AstraZeneca decidendo comunque di utilizzarlo dopo il via libera dell’Ema, la Svizzera ha deciso di andare in controtendenza e di non approvare l’antidoto contro il coronavirus. 

 

L’autorità svizzera che regolamenta l’uso dei farmaci ha dichiarato che i dati sul vaccino AstraZeneca non sono sufficienti per dare il via libera e ha chiesto “nuovi studi”.
Infatti ha dichiarato di aver respinto la richiesta di uso d’emergenza del vaccino nel Paese proprio per la mancanza di dati definitivi su efficacia e sicurezza per alcune categorie di persone.

Secondo Swissmedic, i dati sul vaccino AstraZeneca non sono sufficienti per dare il via libera e ha chiesto quindi all’azienda farmaceutica una nuova integrazione dei dati con “nuovi studi”. 


“I dati attualmente disponibili non permettono una decisione sui vantaggi e sui rischi”, ha affermato l’Istituto svizzero per farmaci e cure.

Nel dettaglio, l’ente svizzero ha chiesto all’azienda farmaceutica ulteriori dati sull’efficacia, provenienti da uno studio di fase tre in corso in America del Nord e del Sud e che questi vengano quindi analizzati prima del via libera.

 Non appena i risultati dello studio saranno disponibili, sottolineano però gli elvetici, si potrebbe procedere molto rapidamente con un’omologazione temporanea anche grazie alla procedura di rolling review che rimane quindi aperta. 

 

 

 

Una decisione quella Svizzera appoggiata anche dal comitato di esperti esterni che collabora con Swissmedic che ha dato il suo parere contrario all’ok.

In precedenza anche la Commissione federale per le vaccinazioni aveva raccomandato di attendere ulteriori dati sull’efficacia del vaccino di AstraZeneca e in secondo ordine di evitare di somministrarlo in persone di età superiore ai 65 anni.

In Europa sono diversi i Paesi che hanno deciso si mettere dei “pali” alla somministrazione del vaccino AstraZeneca compresa l’Italia, dopo il via libera dell’Ema.



Al contrario nel Regno unito il vaccino covid è già ampiamente in uso dall’inizio di gennaio senza particolari distinzioni.

 Intanto analisi sugli ulteriori dati raccolti da Oxford avrebbero dimostrato che il vaccino AstraZeneca ha una efficacia media di oltre l’80 per cento se il richiamo della seconda dose viene prolungato.

 

 

L’università britannica e il colosso farmaceutico hanno anche avviato ricerche per la produzione di una nuova versione del loro vaccino anti-covid, tarata in modo più specifico sulle varianti del virus emerse di recente.

 

 

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