Quale sarà la squadra del governo Draghi

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Dai leader di partito ai tecnici, chi saranno i ministri del governo Draghi?

Secondo le informazioni fornite da ITES NEWS, il nuovo presidente del consiglio incaricato sceglierà la sua squadra solo quando avrà capito realmente il perimetro della maggioranza, che si definirà nei prossimi giorni.

Draghi si potrebbe ritrovare a governare con Lega, Pd e Movimento 5 Stelle, ad esempio, se tutti accettassero di sostenerlo.

L’ex numero uno della Bce non ha alcuna fretta e anche dal Quirinale non c’è pressione: è importante capire bene se questo governo si può fare o no.

 Nel frattempo, mentre continuano le consultazioni, è partito il totoministri, con varie ipotesi in campo, alcune più realistiche, altre meno. 

Molto probabilmente si tratterà di un governo formato sia da esponenti politici che da tecnici.

 

 

 

La scelta di Draghi potrebbe ricadere sui leader politici: un gruppo ristretto in rappresentanza dei partiti da affiancare ad una squadra di super tecnici.


Zingaretti non ha escluso un suo ingresso nel prossimo governo, mentre si continua a vociferare di un ritorno di Paolo Gentiloni in Italia, magari all’Economia, con il presidente uscente Conte a prendere il suo posto in Ue.

Gualtieri non sembra destinato a rimanere al Tesoro, al suo posto un tecnico o lo stesso commissario europeo.

Speranza sembra poter aspirare seriamente alla riconferma, per dare continuità alla Salute, così come Teresa Bellanova potrebbe tornare all’Agricoltura. 

 

 

Di Maio e Tajani entrerebbero in quota 5 Stelle e Forza Italia, rispettivamente alla Farnesina e al Mise. 

 

Ma proprio per gli Esteri si parla, ancora, di Giuseppe Conte. Da capire cosa succederà se la Lega deciderà di appoggiare Draghi.

I nomi dei tecnici che potrebbero entrare a far parte del governo Draghi, sono più o meno sempre gli stessi che circolano da giorni, ma soprattutto dovrebbero dare un’impronta importante al nuovo esecutivo.




Per gli Interni sembra favorita Luciana Lamorgese, mentre per la Giustizia resta in pole Marta Cartabia (Cantone, Cassese e Severino le alternative) o comunque un profilo tecnico per uno dei temi che rischia di spaccare la futura maggioranza.

All’Economia potrebbe andare un supertecnico tra Cottarelli, Visco, Colao, ma anche Panetta, all’Istruzione favorito Patrizio Bianchi.







 

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