Recovery fund, Amendola: «Non è un vaso di Pandora, l’obiettivo è il Pil e non i desideri»

Recovery fund, Amendola: «Non è un vaso di Pandora, l’obiettivo è il Pil e non i desideri»
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«La sfida è che noi 27 – ha detto il ministro – che veniamo da una sfida recordi di bassa crescita e bassa produttività, dobbiamo investire sulle potenzialità del nostro mercato unico, investire su elementi di produttività del nostro continente»

«Non ci sono 500 progetti, non ci sono follie, ma un lavoro serio». Il ministro degli Affari europei Enzo Amendola ha aperto così il suo intervento al convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, parlando delle risorse del Recovery Fund.
 «La sfida è che noi 27, che veniamo da una sfida recordi di bassa crescita e bassa produttività, dobbiamo investire sulle potenzialità del nostro mercato unico, investire su elementi di produttività del nostro continente».
Usare i bond «è la più grande scelta di solidarietà, non si era mai visto».

Non è un vaso di Pandora

«Non sono 500 progetti. non è un cesto di ciliegie. Non è un vaso di Pandora». Abbiamo scelto, ha detto il ministro, «sei linee guida: significa cluster, significa azioni, significa macroprogetti che saranno ventina e sottoprodotti che saranno molti di meno». I macroprogetti «sono i cluster, gli aggregatori» di singoli progetti. E ogni progetto, ha detto il ministro, «deve avere come obiettivo l’impatto sulla crescita, sul Pil, e non sui desideri».

 

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