Rilasciati dopo il sequestro in Libia di 108 giorni, i 18 pescatori di Mazara del Vallo

Rilasciati dopo il sequestro in Libia di 108 giorni, i pescatori di Mazara del Vallo

 

 



Secondo le informazioni fornite da ITES NEWS, dopo addirittura 108 giorni di sequestro in Libia, sono stati rilasciati i 18 pescatori di Mazara del Vallo.

Sono partiti da Bengasi e rientreranno a Mazara del Vallo domenica con i due pescherecci.

 

 

 

 


La vicenda si è risolta con una missione a Bengasi di Conte e Di Maio.

I pescherecci ‘Antartide’ e ‘Medinea’, erano stati fermati da motovedette di Haftar, che ha ora elogiato il ruolo dell’Italia nella crisi libica.

I due pescherecci mazzaresi in viaggio verso l’Italia sono scortati da due navi militari italiane.

 

 

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Il comandante ha raccontato del loro sequestro:

“In questi 108 giorni abbiamo cambiato quattro carceri in condizioni sempre più difficili.
L’ultimo dove siamo stati era al buio, ci portavano il cibo con i contenitori di metallo.

È stato davvero molto complicato: accendevano e spegnevano le luci, a loro piacimento”. 

A raccontare da ex prigioniero in Libia è Pietro Marrone, capitano della “Medinea”, nel primo contatto via radio dopo la partenza dal porto di Bengasi col suo armatore Marco Marrone.

“L’ultima cella, dove abbiamo trascorso la notte prima di avere la notizia della liberazione, era buia.

Il cibo ci veniva portato in ciotole e non era buono.
Abbiamo subito delle umiliazioni,  pressioni piscologiche,  ma mai violenze. Quando ci hanno detto che era il ‘giorno buono’ non ci abbiamo creduto”.  

Finalmente dopo lunghi mesi i 18 pescatori sono riusciti a ripartire per tornare dalle loro famiglie.

Hanno passato dei brutti momenti, ma l’importante è che ora stanno bene e non sono stati torturati o malmenati.

Che dire, purtroppo questo viaggio se lo ricorderanno per tutta la loro vita.

 



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