Gran Canaria: dubbi sugli sfratti dei migranti previsti per metà febbraio in 10 hotel

Gran Canaria: dubbi sugli sfratti dei migranti previsti per metà febbraio in 10 hotel

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Secondo le informazioni fornite da ITES NEWS, il consiglio comunale di Mogán diffida delle nuove previsioni annunciate dal ministro della Migrazione, José Luis Escrivá, per liberare i dieci hotel che ospitano gli immigrati in questo comune. 

Il vice sindaco del consiglio comunale di Gran Canaria, Mencey Navarro, ha espresso i suoi “dubbi” sul fatto che lo Stato trasferirà i quasi 2.600 adulti ospitati in dieci stabilimenti (tenendo conto che non sono stati sfrattati nelle date stabilite).

A novembre, quando il ministro ha presentato il Piano delle Isole Canarie -con 7.000 posti situati principalmente in tende all’interno di installazioni militari su diverse isole, ha indicato che l’obiettivo era quello di svuotare gli hotel e che sarebbero stati disponibili per quando il settore turistico si riprenderà, come durante tutto questo tempo il sindaco di Mogán, Onalia Bueno, e gli imprenditori turistici hanno fatto causa. 

Tuttavia, questo trasferimento non è stato effettuato entro il periodo previsto ed è stata nuovamente data una nuova data a dicembre e a metà gennaio, che sono state nuovamente spostate, questa volta fino alla metà del prossimo febbraio.

 
 
 

In questo periodo, oltre al CATE di Barranco Seco, sono state aperte la Scuola di León e la prima fase del complesso Canarias 50, entrambe a Las Palmas de Gran Canaria. 

Inoltre, in questi giorni stanno lavorando ai preparativi per la nave ceduta da Bankia, a El Sebadal, e il Segretario di Stato per le Migrazioni, Hana Jalloul, ha dichiarato un paio di settimane fa che anche l’entrata in funzione di El Matorral era imminente a Fuerteventura. 


Questi dispositivi, insieme a quelli con maggiore capacità, Las Canteras e Las Raíces, entrambi a Tenerife, costituiscono la maggior parte dei luoghi previsti dal Piano delle Isole Canarie.

 

L’unico movimento di cui il governo di Mogán è “a conoscenza” nell’ultimo mese è stata la derivazione di quasi 400 immigrati da un albergo, in cui c’erano 900 persone. 

Queste cifre, dice Navarro, sono quelle stimate dal Consiglio Comunale, dal momento che la Sottodelegazione del Governo aveva annunciato che avrebbe fornito questa settimana i dati sull’occupazione, le iscrizioni e le cancellazioni negli esercizi turistici o protocolli per l’azione di polizia in caso di alterchi in quali immigrati sono coinvolti “ma questa informazione è stata rinviata alla prossima riunione di coordinamento per la sicurezza che si terrà oggi”.

 

Il vicesindaco, Mencey Navarro, ha invece sottolineato ieri che, nonostante l’annuncio di sgombero, i procedimenti sanzionatori imposti agli hotel che ospitano immigrati per aver violato la legge urbanistica e aver dato a queste strutture un uso diverso da quello consentito. 


In tal senso, ha indicato che gli imprenditori hanno dieci giorni di tempo per rispondere e presentare le denunce una volta notificata la delibera e successivamente proseguirà il procedimento sanzionatorio, che può portare a multe comprese tra 6.000 e 15.000 euro.

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